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MIMIT – Patent Box – Tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali

MIMIT – Patent Box – Tassazione agevolata sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali

Settori

Agricoltura, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, No profit, Servizi, Trasporti, Turismo

Territorio

Tutto il territorio italiano

Destinatari

Associazioni/Onlus/Consorzi (No Profit), Grande impresa, Libero professionista, Persona fisica, PMI e Micro Imprese

Tipologia di aiuto

Detrazione fiscale

Investimenti Spesati

Assunzioni e Personale, Attrezzature e Macchinari, Consulenze/Servizi, Digitalizzazione, Marchi, brevetti e design, Ricerca e Sviluppo / Innovazione

Complessità

Complessa

Data di apertura

Bando attivo

Scadenza

Data non disponibile - Chiuderà ad esaurimento delle risorse

Attenzione: per accedere a questo bando l’azienda deve essere in possesso di specifiche qualifiche o iscrizioni. Trovi il dettaglio di questi requisiti nel testo riassuntivo qui sotto.
Il beneficio di questo bando può essere cumulabile con altre misure generali come i crediti d’imposta, rispettando il tetto massimo di beneficio pari al 100% dell’investimento sostenuto.
Opportunità come questa possono essere considerate evergreen perché hanno una finestra di adesione molto ampia (diversi mesi o interi anni)

Descrizione

Il Patent Box è un regime fiscale agevolato, utilizzabile dai detentori di beni immateriali tutelati (cd beni della proprietà intellettuale) quali BREVETTI, DISEGNI e MODELLI, SOFTWARE registrati.

Nelle precedenti versioni consentiva la detassazione di parte dei redditi ascrivibili all’utilizzo, diretto o indiretto, di tali beni.

Le modifiche introdotte dal D. L. 21 ottobre 2021, hanno modificato radicalmente l’impianto normativo, prevedendo ora un recupero fiscale dei costi di R&S sostenuti per il mantenimento, potenziamento, tutela e accrescimento di software protetti da copyright, brevetti industriali per invenzione e per modelli di utilità, disegni e modelli.

Resta salva la possibilità, per chi aveva optato per il precedente regime di Patent Box, di continuare ad utilizzarlo sino alla scadenza del termine di validità dell’opzione (5 anni).

Soggetti Beneficiari

L’agevolazione è rivolta a tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione e dal settore produttivo di appartenenza, incluse le stabili organizzazioni in Italia di residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione e con i quali lo scambio di informazioni è effettivo.

Nello specifico possono aderire alle agevolazioni:

  1. Persone fisiche che esercitano imprese commerciali;
  2. Società per azioni e in accomandata per azioni, SRL, società cooperative e società di mutua assicurazioni residenti in Italia;
  3. Enti pubblici e privati che abbiano come oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali;
  4. Società semplici in nome collettivo e in accomandita semplice;
  5. Società e gli enti di ogni tipo, con o senza personalità giuridica, non residenti nel territorio dello Stato, purché con tali paesi esteri sia in vigore un accordo che eviti la doppia imposizioni e con i quali lo scambio di informazioni sia effettivo, con stabile organizzazione in Italia alla quale possono essere attribuiti beni immateriali.

L’opzione può essere esercitata dall’investitore che sia titolare del diritto allo sfruttamento economico dei beni immateriali.

Sono escluse le società che determinano il reddito imponibile su base catastale o in modo forfettario. Inoltre, non possono accedere al regime agevolativo i contribuenti in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale prevista o da altre leggi speciali o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni.

Entità e forma dell'agevolazione

La nuova disciplina agevolativa consente di maggiorare, ai fini delle imposte dirette e dell’imposta regionale sulle attività produttive, del 110% le spese sostenute nello svolgimento di attività di ricerca e sviluppo finalizzate al mantenimento, al potenziamento, alla tutela e all’accrescimento del valore dei software protetti da copyright, dei brevetti industriali e dei disegni e modelli giuridicamente tutelati.

Rispetto alla precedente disciplina patent box, non sono ricompresi nel novero dei beni agevolabili i marchi di impresa e il c.d. know-how (i processi, le formule e le informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili).

Inoltre, il nuovo regime agevolativo consente di recuperare, nel periodo di imposta in cui un bene immateriale agevolabile ottiene un titolo di privativa industriale, le spese di ricerca e sviluppo, sostenute negli otto periodi di imposta precedenti, che hanno contribuito alla sua creazione, maggiorandoli del 110%.

Attività finanziabili e Spese Ammissibili

Le opere d’ingegno, il cui uso consente di usufruire della tassazione agevolata con il decreto Patent box, sono i seguenti beni immateriali:

  • a) Software protetto da copyright;
  • b) Brevetti industriali, brevetti invenzioni e invenzioni biotecnologiche, brevetti per modello utilità, brevetti e certificati di specie vegetali, topografie di prodotto a semiconduttori;
  • c) Disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili;
  • d) due o più beni immateriali tra quelli indicati nelle precedenti lettere da a) a c), collegati tra loro da un vincolo di complementarietà, tale per cui la realizzazione di un prodotto o di una famiglia di prodotti, o di un processo, o di un gruppo di processi, sia subordinata all’uso congiunto degli stessi.

Sono rilevanti ai fini dell’agevolazione le attività:

  • classificabili come ricerca industriale e sviluppo sperimentale;
  • classificabili come innovazione tecnologica;
  • classificabili come design e ideazione estetica;
  • di tutela legale dei diritti sui beni immateriali.

Sono ricomprese tra le attività rilevanti anche quelle:

  • di ricerca fondamentale;
  • di ideazione e realizzazione del software protetto da copyright.

Le spese che rilevano ai fini della determinazione della base di calcolo cui applicare la maggiorazione del 110% sono:

  • spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nello svolgimento delle attività̀ rilevanti;
  • quote di ammortamento, quota capitale dei canoni di locazione finanziaria, canoni di locazione operativa e altre spese relative ai beni mobili strumentali e ai beni immateriali utilizzati nello svolgimento delle attività̀ rilevanti;
  • spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti esclusivamente alle attività̀ rilevanti;
  • spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività̀ rilevanti;
  • spese connesse al mantenimento dei diritti su beni immateriali agevolati, al rinnovo degli stessi a scadenza, alla loro protezione, anche in forma associata, e quelli relativi alle attività̀ di prevenzione della contraffazione e alla gestione dei contenziosi finalizzati a tutelare i diritti medesimi.

Il nuovo regime Patent box si applica a partire dal periodo d’imposta in corso al 22 ottobre 2021.

Che investimenti posso realizzare con questa opportunità? Vediamo alcuni esempi

Un’azienda ha registrato presso la SIAE un software nell’anno 2023 può beneficiare del Patent Box per agevolare i costi per la realizzazione e mantenimento dello stesso.

Costi sostenuti (dall’annualità 2016 al 2023)

  • Costo del personale Euro 100.000
  • Costo sviluppo software Euro 50.000
  • Costo consulenze annesse allo sviluppo Euro 15.000

Totale costi sostenuti Euro 165.000 * 110% = Euro 181.500 * 27,90% (IRES 24% + IRAP 3,9%) = Euro 50.638,50 (IMPOSTE RISPARMIATE PRIMA ANNUALITA’)

Note

I soggetti che intendono optare per il nuovo patent box devono comunicarlo nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta al quale si riferisce l’opzione. L’opzione ha durata quinquennale ed è irrevocabile e rinnovabile.
La comunicazione di rinuncia al precedente regime Patent box va effettuata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta in corso alla data in cui viene comunicata la rinuncia all’Ufficio, nei termini ordinariamente previsti o, in caso di dichiarazione tardiva o sostitutiva/integrativa, entro il maggior termine di 90 giorni.

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