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MIMIT – Bonus Zes

MIMIT – Bonus Zes

Settori

Agricoltura, Artigianato, Commercio, Cultura, Industria, Servizi, Trasporti, Turismo

Territorio

Sicilia (Agrigento, Caltanisetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani), Campania (Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno), Puglia (Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto), Sardegna (Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, Sud Sardegna), Molise (Campobasso, Isernia), Calabria (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia), Abruzzo (Chieti, L'Aquila, Pescara, Teramo), Basilicata (Matera, Potenza)

Destinatari

Grande impresa, PMI e Micro Imprese

Tipologia di aiuto

Crediti d'imposta

Investimenti Spesati

Attrezzature e Macchinari, Impiantistica/Opere edili

Complessità

Complessa

Data di apertura

Aprirà il 31/03/2025

Scadenza

Chiuderà il 02/12/2025

Per questa opportunità risulta ancora una dotazione finanziaria di 2.200.000.000,00 €
Il beneficio di questo bando può essere cumulabile con altre misure generali come i crediti d’imposta, rispettando il tetto massimo di beneficio pari al 100% dell’investimento sostenuto.
Attenzione: per accedere a questo bando l’azienda deve essere in possesso di specifiche qualifiche o iscrizioni. Trovi il dettaglio di questi requisiti nel testo riassuntivo qui sotto.
Il contributo di questo bando rientra nel regime DE MINIMIS, pertanto il relativo contributo è soggetto al massimale De Minimis e alla capienza disponibile per ogni singola azienda.

>NOVITA’ LEGGE DI BILANCIO 2025<

La legge di bilancio 2025 ha esteso l’agevolazione agli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, fissando a tal fine un limite di spesa di 2,2 miliardi di euro.

  Attenzione: Questo bando è accessibile solamente alle aziende iscritte ai seguenti fondi interprofessionali: Fondoprofessioni  

Descrizione

Lo Sportello Unico Digitale ZES rappresenta l’interfaccia unitaria per la presentazione delle istanze di autorizzazione unica secondo il procedimento speciale, semplificato, rivolto ai progetti imprenditoriali relativi a nuovi investimenti o riguardanti lo sviluppo d’impresa che siano localizzati nelle otto Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, denominata come Zona economica speciale per il Mezzogiorno “ZES unica”.

La presente agevolazione è disciplinata dai commi 485-491 della legge di bilancio 2025.

Soggetti Beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato già operative o che si insediano nella ZES unica, in relazione all’acquisizione dei beni strumentali indicati.

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonchè nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

Le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo, pena la decadenza dai benefici goduti.

Entità e forma dell'agevolazione

L’intensità del credito d’imposta varia in funzione dell’ammontare dell’investimento, della dimensione dell’impresa e della localizzazione territoriale.
 
In particolare, il credito d’imposta è così articolato:
  • a) per progetti con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro:
    • realizzati in Calabria, Campania, Puglia (esclusa Taranto) e Sicilia: 40% per le grandi imprese, 50% per le medie imprese e 60% per le piccole imprese;
    • realizzati in Basilicata, Molise e Sardegna (con esclusione dei comuni della zona Sud Sardegna): 30% per le grandi imprese, 40% per le medie imprese e 50% per le piccole imprese;
    • realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta nella regione Puglia (Taranto): 50% per le grandi imprese, 60% per le medie imprese e 70% per le piccole imprese;
    • realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta nella regione Sardegna (comuni della zona Sud Sardegna): 40% per le grandi imprese, 50% per le medie imprese e 60% per le piccole imprese;
    • realizzati nelle zone assistite della regione Abruzzo: 15% per le grandi imprese, 25% per le medie imprese e 35% per le piccole imprese.
  • b) per progetti con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro:
    • realizzati in Calabria, Campania, Puglia (esclusa Taranto) e Sicilia: 40% per le piccole, le medie e le grandi imprese;
    • realizzati in Basilicata, Molise e Sardegna (con esclusione dei comuni della zona Sud Sardegna): 30% per le piccole, le medie e le grandi imprese;
    • realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta nella regione Puglia (Taranto): 50% per le piccole, le medie e le grandi imprese;
    • realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del fondo per una transizione giusta nella regione Sardegna (comuni della zona Sud Sardegna): 40% per le piccole, le medie e le grandi imprese;
    • realizzati nelle zone assistite della regione Abruzzo15% per le piccole, le medie e le grandi imprese.

Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari, realizzati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025 nel limite massimo, per ciascun progetto di investimento, di 100 milioni di euro.

Per gli investimenti effettuati mediante contratti di locazione finanziaria, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni al netto delle spese di manutenzione.

Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.

Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione e deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi.

Le risorse destinate al credito di imposta sono pari a 2,2 miliardi di euro per l’anno 2025.

Attività finanziabili e Spese Ammissibili

Utilizzando i criteri generali che definiscono “investimento” la spesa finalizzata alla creazione di un nuovo stabilimento industriale, produttivo o logistico, potranno accedere al regime semplificato dell’autorizzazione unica, fino all’approvazione del Piano strategico della ZES unica:

  • i progetti di investimento relativi ai territori ricadenti in una delle aree comprese nelle preesistenti otto ZES regionali o interregionali, se coerenti con il Piano di sviluppo strategico della ZES già adottato con riguardo a detta area;
  • i progetti d’investimento relativi a territori diversi dalle aree comprese nelle preesistenti otto ZES regionali o interregionali, da localizzarsi prevalentemente in aree industriali o destinate a insediamenti industriali e produttivi, se diretti a conseguire almeno uno dei seguenti risultati:
    • realizzazione di nuovo stabilimento;
    • ampliamento di uno stabilimento esistente o della relativa capacità produttiva;
    • riconversione ovvero diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente.

L’agevolazione stabilisce che, per l’anno 2025 e fino al 2027, alle imprese che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Moliseviene concesso un contributo, sotto forma di credito d’imposta, per gli investimenti relativi a:

  • all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio;
  • nonché all’acquisto di terreni e all’acquisizionealla realizzazione ovvero all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti. Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.
 

Note:

Con decreto successivo, da emanarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della presente legge, sono individuati i criteri e le modalità di
finanziamento delle iniziative.

 

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