24, mar, 21
Studio Bellan
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Al via il 30 marzo la possibilità di richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal Dl Sostegni. La domanda deve essere fatta online, direttamente o con l’ausilio di un intermediario, tramite i canali telematici dell’agenzia delle Entrate o mediante la piattaforma web messa a punto dal partner tecnologico Sogei, disponibile nell’area riservata del portale «Fatture e corrispettivi». C’è tempo fino al 28 maggio.
Con la messa a punto del decreto legge Sostegni, atteso in Consiglio dei ministri venerdì 19 marzo, il Governo scioglierà anche gli ultimi dubbi sul condono delle cartelle esattoriali. Un condono che dovrebbe comportare la cancellazione automatica di molti dei debiti affidati all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2015. Tra le ipotesi che circolano quella più accreditata al momento è che non dovranno più pagare nulla i contribuenti che avevano debiti residui (comprensivi di contestazione iniziale, sanzioni e interessi) fino a 5mila euro.
Cosa è il Patent Box e quali sono i benefici per le imprese? ✓ È un regime di tassazione agevolata su base opzionale dei redditi derivanti dallo sfruttamento economico di alcune tipologie di beni immateriali. ✓ Permette di ottenere l’esclusione dalla tassazione ai fini IRES e IRAP del 50% del reddito derivante dallo sfruttamento diretto o dalla concessione in licenza dei beni immateriali dell’impresa. ✓ L’adesione al regime permette la non imponibilità delle plusvalenze derivanti dalla cessione dei predetti beni immateriali se il 90% del corrispettivo derivante viene reinvestito in attività di ricerca e sviluppo.
Poco meno di cinque miliardi al mese. È il costo del nuovo sistema di ristori ipotizzato al ministero dell’Economia per compensare le perdite subite dalle attività economiche alle prese con le restrizioni anti-Covid: sistema che infatti nel nuovo decreto, atteso in consiglio dei ministri fra mercoledì e giovedì, sarebbe destinato a occuparsi solo dei mesi di gennaio e febbraio di quest’anno.
Una rimessione in termini di pochi giorni per salvare i circa 1,2 milioni di imprese e cittadini che lunedì 1° marzo sarebbero chiamati alla cassa per pagare le rate della pace fiscale rinviate al 28 febbraio dai vari decreti anti-Covid. È uno dei salvagenti cui sta lavorando il Governo per evitare ai contribuenti di perdere il treno della rottamazione o quello del saldo e stralcio cui hanno aderito negli anni passati. In ballo ci sono circa 950 milioni dovuti per le 5 rate (4 del 2020 e 1 del 2021) della definizione agevolata delle cartelle, e per le due rate del saldo e stralcio del 2020.
26, feb, 21
Studio Bellan
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I crediti d’imposta del piano Transizione 4.0 non utilizzati possono essere riportati agli anni successivi; le imprese che hanno versato l’acconto del 20% entro il 15 novembre 2020 ottengono solo il 40% di contributo se realizzano l’investimento entro il 30 giugno 2021; il mancato invio della comunicazione di monitoraggio, non ancora disponibile, non blocca comunque l’utilizzo dell’agevolazione, possibile già a partire dallo scorso gennaio; il trasferimento dei beni all’estero è possibile per un tempo limitato.